Giorgio Sernagiotto si impone nella prima gara del Trofeo grazie ad una condotta di gara autorevole che solo nel finale è stata messa in discussione dalla rimonta di Cedric Sbirrazzuoli, conclusasi però nel peggiore dei modi per il monegasco. Per Sernagiotto è il terzo successo in quattro gare e, grazie a questo risultato, mantiene vive le speranze di aggiudicarsi il titolo europeo anche se il secondo posto finale di Renaud Kuppens rende l’impresa decisamente complicata. La partenza avviene in maniera regolare, con Barde che riesce ad avere uno spunto migliore rispetto a Pigoli al momento del semaforo verde, ma non tanto da insidiare anche Sernagiotto e Kuppens che affrontano la prima curva rispettivamente primo e secondo. Nel gruppo non ci sono grossi contatti, se si esclude quello che costringe Mathijs Bakker ai box.
In testa Sernagiotto cerca di allungare su Kuppens, mentre alle loro spalle Sbirrazzuoli e Pigoli stanno lottando con Simoni interessato all’evoluzione del duello tra i due. Il pilota di AF Corse rompe gli indugi e con una manovra perfetta passa l’esperto Pigoli. Con pista libera, Sbirrazzuoli inizia a girare su tempi decisamente bassi, raggiungendo e superando, nel corso del quarto giro, Barde. Nello stesso punto Simoni passa Pigoli che, da li a breve, ha anche Romagnoli negli scarichi. Il duello, che molte volte è andato in scena nel campionato Superstars, questa volta non si consuma perché Romagnoli, nel tentativo di passare il pilota dello Swiss Team, accelera con troppa veemenza in uscita dall’ultima curva e finisce in testacoda, precipitando in undicesima posizione.
Sbirrazzuoli, che nel corso del sesto passaggio fa segnare il giro più veloce della corsa in 2’16”492, ha agguantato Kuppens e lo passa una tornata più tardi. Un altro pilota, nello specifico Romagnoli, gira su tempi veloci cercando di recuperare il terreno perso con il testacoda. In due giri passa prima Denny e poi Gebhardt issandosi al nono posto, lasciando i due in bagarre tra di loro.
La gara di Ange Barde, che sino a quel momento era stata molto buona, si conclude anzitempo con un ritiro, mentre anche Garelli – che stazionava nei primi dieci – è costretto a fermarsi ai box. Quando il contagiri segna 10, la situazione in classifica vede Sernagiotto al comando con 2″2 di vantaggio su Sbirrazzuoli, 6”2 su Kuppens, 9”4 su Simoni, 10″6 su Pigoli e 20”3 su Gardelli.
Sbirrazzuoli è il pilota più veloce in pista e, guadagnando anche sei decimi al giro su Sernagiotto, si porta molto rapidamente nella scia del leader della corsa. Il monegasco potrebbe aspettare il momento più opportuno per passare senza rischi Sernagiotto ma cerca di approfittare di un rallentamento del leader causato da un doppiaggio alquanto complicato di Nicolucci nel corso del dodicesimo giro. Sernagiotto opta per una traiettoria interna mentre Sbirrazzuoli tenta di passare all’esterno tanto del veneto quanto di Nicolucci, sullo slancio. Purtroppo per il monegasco, la manovra si conclude nel peggiore dei modi, ossia con un contatto che pone addirittura fine alla sua corsa.
L’episodio, che non coinvolge se non per un minimo contatto Sernagiotto, spiana la strada a Kuppens e a Simoni, che salgono virtualmente sul podio.
La gara di Christian Gebhardt, al volante della VIP Car Bowers & Wilkins, si chiude invece anzitempo a causa di un problema tecnico nel corso del quattordicesimo giro.
A questo punto, esauriti i duelli per le posizioni di testa, sono quattro piloti nelle retrovie a mantenere alta l’attenzione del pubblico presente nelle tribune del circuito francese: Herpell, Azcarate, Forster e Garelli, che però è attardato di due giri dopo la sosta effettuata nelle prime tornate. Questi piloti si scambiano ripetutamente le posizioni ed è solo la bandiera a scacchi a congelarle.
Quest’ultima celebra anche il successo di Giorgio Sernagiotto davanti a Renaud Kuppens ed Alan Simoni. Ai piedi del podio Max Pigoli chiude quarto precedendo Gardelli e Romagnoli. Settima posizione per Richard Denny, autore di una prova di sostanza, davanti ad Adrien De Leener, al suo miglior risultato nel Trofeo. Chiudono i primi dieci il danese.